Dopo AdriAtlas, questo nuovo atlante digitale si pone come obiettivo la mappatura dell’Illirico, partendo, fra tutte le definizioni possibili, da quella data da Strabone.

 

Per il geografo greco, l’Illirico corrispondeva allo spazio a sud del Danubio fino al mondo greco o grecofono (Grecia, Epiro, Macedonia), ossia, per quanto riguarda l’epoca imperiale romana, alle province di Dalmazia, Pannonia, una parte della Mesia (quella che sarà in seguito la Mesia Superiore), ma anche il Norico e la Rezia, caratterizzate da popolazioni di ceppo celtico e illirico.

 

In un primo tempo, abbiamo scelto di coprire l’estensione di cinque Paesi attuali, ossia, da ovest verso est: Slovenia, Croazia, Bosnia Eregovina, Montenegro e Serbia, in associazione con i nostri partner di Ljubljana, Zagabria e Belgrado, prevedendo un’estensione successiva ai Paesi confinanti.

 

Il limite cronologico corre  dall II secolo a.C. all VII d.C.. Anziché definire un confine arbitrario fra lo spazio adriatico e quello illirico, abbiamo preferito fare in modo che l’estensione dei due atlanti si sovrapponessero parzialmente: i siti dell’Adriatico orientale, dalla frontiera slovena alla frontiera albanese, fanno parte sia di AdriAltas che di IllyrAtlas.

 

L’atlante si compone di un database dei siti, di un WebGIS e di una bibliografia, che copre lo spazio adriatico-danubiano nel suo complesso. Per ora, solo i siti principali compaiono nell’atlante, ma è prevista l’integrazione successiva di altri sei database: geografia fisica, popoli, frontiere, strade, infrastrutture lineari (fortificazioni, acquedotti), centuriazioni/limiti catastali, tutti collegati al WebGIS e al database dei siti.

 

Nella sua struttura, il database dei siti resta invariato.